Gabriele Malagoli

Crescere col PAT


CRESCERE col PAT, e spesso al PAT, è stata, e continua ad essere, un’esperienza “decisamente” formativa, che non ha potuto non infl uire sulla mia educazione e sulla mia conoscenza della realtà e del dovere morale. Dal momento che i miei genitori hanno sempre speso molto tempo e tante energie al e per il PAT, io mi sono “adattato” di conseguenza, osservandoli, acquisendo informazioni sulle diverse missioni, le persone e le necessità di ogni luogo. Col tempo queste “informazioni” sono diventate per me uno stile di vita. Il PAT è diventato un simbolo, le persone che ne fanno parte una guida. Crescendo ho naturalmente sviluppato maggiori capacità critiche e rifl essive che mi hanno portato a concludere che se c’è un luogo, un gruppo, un momento che rispecchia l’ideale cristiano di Carità quello è il PAT. Sì, a volte è stato anche faticoso, poiché l’impegno che i miei genitori dedicano richiede sacrifi ci a tutta la famiglia. Dopo essere tornati dalla Bielorussia ero al settimo cielo per la bellissima esperienza vissuta, ma prima di partire non nego che avrei preferito la bella e rilassante vacanza al mare o in montagna! Altre volte ho dovuto rinunciare a cose e possibilità che sia avrei potuto avere, sia mi sarebbero spettate! Ma poi ho concluso che queste cose erano sciocchezze rispetto al grande bene che questo gruppo ha sempre fatto, e da quel momento ho scoperto la vera gioia di fare il bene incondizionatamente. Questo non signifi ca che io mi comporti sempre di conseguenza, tutt’altro, ma quando vedo i miei genitori all’opera sento che muoversi nel mondo secondo i valori con cui loro e il PAT si muovono, non solo è cristianamente e moralmente giusto, ma riempie di felicità.
Gabriele Malagoli